Borsa di studio in economia, management e metodi quantitativi, DiMar Group promuove la sostenibilità
«Per noi è molto importante portare avanti la collaborazione con l’Università della Tuscia che rafforza il nostro impegno verso un modello di business sempre più sostenibile e trasparente». Con queste parole Fabio Martinelli, socio e Amministratore Delegato della DiMar Group S.p.A., saluta l’avvio della Borsa di Dottorato in collaborazione con l’Ateneo viterbese. Il progetto, nato all’interno del Dottorato di Ricerca in “Economia, Management e Metodi Quantitativi”, vede coinvolta la dottoranda Chiara Cardona, affiancata da Yuri Gori, Sustainability e HSE Manager dell’azienda.
Obiettivo del progetto è sviluppare un modello digitale di rendicontazione della sostenibilità, specificamente applicato al settore moda, in linea con le più recenti normative europee e italiane.
«Dare il via a questo progetto – commenta ancora Martinelli – rappresenta un importante passo avanti nel nostro percorso di sostenibilità. Collaborare con l’Università della Tuscia ci permette di coniugare ricerca e operatività aziendale, investendo in competenze che avranno un impatto reale nel nostro settore».
Tra le prime attività avviate nel 2024 figurano l’analisi del Bilancio di Sostenibilità dell’azienda e la partecipazione a una giornata di studio sull’economia circolare e l’integrazione degli standard ESG, svoltasi presso l’ateneo lo scorso 27 marzo, durante la quale Yuri Gori ha illustrato il percorso di sostenibilità intrapreso da DiMar Group.
Nel corso del triennio, il progetto si svilupperà in tre fasi principali: analisi del contesto e definizione degli obiettivi, sviluppo del modello di rendicontazione sostenibile, e infine valutazione dei risultati e creazione del modello digitale.
«Per noi la ricerca è una leva strategica – ha concluso l’Amministratore Delegato– e crediamo fortemente nella collaborazione con enti e università. Con l’Università della Tuscia abbiamo già condiviso diversi progetti, ed è un punto di riferimento importante per la nostra crescita».
